Descrizione
È possibile chiedere l'attivazione di una dieta speciale in presenza di specifiche condizioni di salute, come allergie e intolleranze, o per motivi legati alla propria fede religiosa.
Le specifiche condizioni di salute devono essere certificate con la presentazione del certificato medico.
Approfondimenti
La certificazione medica per la dieta speciale può essere rilasciata dal medico, dal pediatra di libera scelta, dal medico specialista o dal centro specialistico ospedaliero.
La certificazione deve indicare in modo preciso:
- la diagnosi, ad esempio: allergie, intolleranza, diabete, celiachia.
In caso di allergia o intolleranza, la certificazione deve inoltre indicare in modo chiaro i componenti della dieta da escludere. Quando viene vietato un alimento, verranno esclusi anche i prodotti alimentari in cui tale alimento è presente come ingrediente o come coadiuvante tecnologico
- la durata della dieta, che non deve essere superiore alla durata dell'anno scolastico in corso.
Una deroga può essere rilasciata esclusivamente nel cado di patologie di natura generica, come celiachia, favismo, fenilchetonuria ecc.
Non sono accettabili indicazioni generiche che possono causare confusione nella scelta degli alimenti da escludere e certificati che non presentano diagnosi specifiche.
Per la dieta speciale è necessario che il genitore, o chi ne fa le veci, contatti personalmente anche il responsabile della preparazione e somministrazioni pasti, per concordare la linea dietetica da seguire. È inoltre opportuno che il genitore informi anche il coordinatore psicopedagogico al fine di mettere a conoscenza le educatrici del regime dietetico seguito dal minore.
L'attivazione della dieta per motivi religiosi non comporta la presentazione del certificato medico, ma è sufficiente la sola compilazione del modulo.
La dieta leggera è riservata ai bambini riammessi in comunità a seguito di gastriti, gastroduodeniti, dispepsie, indisposizioni temporanee, sindromi post-influenzali.
Viene concessa senza certificazione medica per un periodo non superiore ai tre giorni.
La domanda può essere effettuata al Nido direttamente dal genitore, o da chi ne fa le veci.